Andrea Zini, fotografo e owner di Segue… e del gruppo ABC spa, finalista del prestigioso premio master Victor Hasselblad, ha presentato in occasione di Pitti Immagine il suo progetto Africa’s Eyes in una mostra allestita nel suggestivo ed esclusivo spazio Le Pagliere.
Africa’s Eyes
Dalla tua biografia salta all’occhio che la passione per la fotografia è nata prestissimo, dall’età di otto anni, cosa ti ha affascinato di questo mondo?
Armonia delle forme, simmetrie, colori, la possibilità di immortalare un istante per sempre e veicolare tramite la fotografia un messaggio, come nel caso di Africa’s Eyes.
Africa’s Eyes raccoglie oltre cento fotografie selezionate da un repertorio di immagini scattate in Namibia e nei parchi del Kenya, come nasce l’idea di questo progetto?
Africa’s eyes è un progetto ambizioso di studio e di ricerca che vuole raccontare con una chiave di lettura totalmente nuova l’anima del continente africano, è un progetto che soprattutto vuole essere la testimonianza di una natura da preservare e da tramandare.
L’Africa e i suoi animali sono i protagonisti indiscussi di questi scatti attraverso i quali possiamo quasi percepire l’odore, i rumori, l’anima di questo continente, cosa si prova nel fotografare soggetti così “speciali”?
Fotografare questi animali è stata una sensazione unica, soprattutto perchè a volte l’impressione che si ha è che siano più umani degli umani.
Guardando le fotografie esposte, si nota l’utilizzo di un supporto molto particolare ma, di grande effetto visivo: che tipo di tecnica è stata utilizzata per la stampa delle foto?
La stampa è stata eseguita negli Stati Uniti con una formula d’inchiostro monocromatica che ho fatto realizzare in esclusiva.
Inoltre, le foto si distinguono perché anche se monocromatiche con sfumature arancione mantengono gli occhi degli animali del loro colore naturale. Per evidenziare ulteriormente questo effetto gli occhi degli animali sono stati dipinti da un artista. Ecco perché Africa’s Eyes…
Alcune immagini della mostra